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Checklist della tipografia

Chi inoltra un testo o un manoscritto tramite modulo dati ad una tipografia o ad una redazione dovrebbe fare attenzione ad alcuni dettagli. Infatti, quando apostrofi, spazi, trattini e citazioni sono corretti, si evita il pericolo che tali dettagli sfuggano all’interno del prodotto finale. Grazie ai seguenti consigli è possibile evitare facilmente le correzioni dell’ultimo minuto e i relativi costi aggiuntivi indesiderati.
 
Consiglio 1 – trattare le stesse cose allo stesso modo
Trattini, citazioni, spazi, ecc. non devono essere gestiti diversamente. Anche quando viene utilizzato un segno tipografico scorretto, come ad esempio »´« in vece dell’apostrofo »’«, si può risolvere facilmente tramite la funzione “trova/sostituisci”. Questo vale solo se il segno in questione è stato utilizzato coerentemente e per nient’altro di diverso.

Consiglio 2 – non realizzare nulla
Non realizzate da soli le ottimizzazioni ottiche. Il manoscritto viene inserito dal grafico in un particolare programma layout e nuovamente formattato. È bene non usare mai le spaziature per le rientranze né centrare i titoli tramite spaziature ripetute. Non inserite mai manualmente i trattini di separazione, bensì fermatevi dopo l’interruzione.

Consiglio 3 – tratti orizzontali
Piccoli tratti con enormi effetti – spesso realizzati scorrettamente. Il tratto d’unione e la lineetta si differenziano dal punto di vista ottico solo per la loro lunghezza, e hanno dunque significati diversi.

Tratto d’unione
Ecco la regola aurea: il tratto d’unione non va mai tra due spaziature.

Il tratto d’unione vale come:
tratto d’unione tra due termini, tratto di riempitura, tratto di separazione (ad esempio a fine riga), per accorpare lettere o cifre, tratto di correlazione.

Lineetta
Vale come: separazione tra proposizioni (es. “si inchina – e ci guarda negli occhi”), omissione (es. “è una me–!”), capoverso, enumerazione da–a, segno meno.
Consiglio 4 – doppia spaziatura
Capita a tutti di inserire una doppia spaziatura quando si scrive al computer, ma la soluzione è semplice, grazie alla funzione »trova e sostituisci«. È importante non utilizzare spaziature multiple per l’ottimizzazione ottica.

Consiglio 5 – intervalli
Gli intervalli vengono troppo spesso utilizzati e inseriti in modo non omogeneo. Quando all’interno di un manoscritto troviamo una volta »12.08.2018« e una volta »12. 08. 2018« si corre il rischio di non rilevare e risolvere tali incoerenze.

Consiglio 6 – tabulatori
Le tabelle si creano grazie ai tabulatori (tasto TAB), e non alle spaziature. È importante, a tal proposito, utilizzare un solo tabulatore per ciascuna registrazione in tabella. Altrimenti ==> ==> ==> ci ==> ==> fate ==> ==> impazzire ==> davvero!

Consiglio 7 – apostrofi
L’apostrofo ha la stessa forma della parte superiore di un numero 9: »’«. qualsiasi cosa diversa da questa è scorretta.
 
 
 
14.12.2018
Matthias Gruber
 
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