Gutenberg
Come nacque la stampa moderna
In molti credono che Johannes Gensfleisch, meglio noto come Gutenberg (1398-1468), sia l’inventore della stampa. In un certo senso, possiamo dire lo sia stato. Non si tratta però dell’inventore della macchina tipografica, dell’inchiostro da stampa o dei caratteri tipografici. La Bibbia di Gutenberg non fu il primo libro ad essere stampato a caratteri mobili, e nemmeno il primo che Gutenberg stampò a caratteri mobili. Inoltre, non si tratta sicuramente del suo più grande contributo al mondo della comunicazione grafica.
Nonostante Gutenberg non avesse inventato personalmente la granparte degli strumenti dei quali è ritenuto l’inventore, le sue prestazioni furono incredibili. Ciò è dovuto principalmente alla sua capacità di ottenere in modo scientifico prodotti economici e pratici partendo da diversi elementi meccanici. Gutenberg si basava sul lavoro altrui, partendo da attrezzi e apparecchi già esistenti che lui era in grado di modificare, migliorare e perfezionare perché potessero al meglio raggiungere il loro scopo.
La principale motivazione per la quale Gutenberg assunse un ruolo così rilevante nella diffusione della stampa a caratteri mobili fu l’introduzione dei caratteri regolabili, che lui stesso inventò. Questi rendevano possibile la regolazione dello spessore dei caratteri durante la fusione e dunque la realizzazione di caratteri più o meno spessi a seconda delle esigenze. In questo modo un artigiano era in grado di ripetere un dato caratterere migliaia di volte. Fu così che si giunse al principio delle parti intercambiabili tre secoli prima che l’industria lo facesse ampiamente proprio e che divenisse la base della moderna produzione di massa.
La principale motivazione per la quale Gutenberg assunse un ruolo così rilevante nella diffusione della stampa a caratteri mobili fu l’introduzione dei caratteri regolabili, che lui stesso inventò. Questi rendevano possibile la regolazione dello spessore dei caratteri durante la fusione e dunque la realizzazione di caratteri più o meno spessi a seconda delle esigenze. In questo modo un artigiano era in grado di ripetere un dato caratterere migliaia di volte. Fu così che si giunse al principio delle parti intercambiabili tre secoli prima che l’industria lo facesse ampiamente proprio e che divenisse la base della moderna produzione di massa.
Nel 1455 non vi erano macchine tipografiche in Europa. Tuttavia, nell’arco di meno di cinquant’anni si arrivò a lavorare con la stampa in 245 città, da Stoccolma fino a Palermo. Prima del 1455 non esistevano testi stampati in Europa. Nel 1500 furono stampati più di 20 milioni di libri – circa un libro ogni cinque persone in Europa occidentale. Fino a quel momento nessuna invenzione nel corso della storia dell’uomo si era diffusa così ampiamente e così in fretta.